Tebe, maestra di vita

Il testo sottostante è stato letto da Roberto Gimelli alle esequie di Tebe.

Tebe, maestra di vita

Questa donna, perennemente giovane, ha medicato piaghe, ha lenito anime, ha cambiato la storia di tante persone…ha fondato opere sociali e sanitarie per alleviare, curare, abbracciare persone dolenti..

Mi chiedo sovente, forse anche voi l’avete fatto, dove traeva, Tebe , la sua inesauribile forza; forse dall’avere raggiunto  la radicale libertà dell’essere. La fede in DIO, l’amore a DIO,l’adesione al Vangelo l’hanno resa libera.
Soltanto in DIO la libertà può essere realizzata compiutamente ,ma presuppone un processo , un cammino lungo, faticoso, doloroso che Tebe ha percorso fino in fondo:

  • ha operato libera da condizionamenti di qualsivoglia ente e organizzazione….
  • ha vissuto libera dalla schiavitù dei nostri modelli sociali
  • libera da pregiudizi ha aborrito la violenza e ricercato costantemente il dialogo….

Queste parole, che inquadrano perfettamente la figura di Tebe, persona libera, le ha pronunciate Tebe stessa nella sua testimonianza su Annalena il 5 ottobre 2007 in Cattedrale…… tanta è la somiglianza con Annalena di questa “operaia dell’ultima ora” (è entrata in Comitato nel 1999)  come lei stessa, con molta semplicità, amava definirsi.

Può sembrare un controsenso definire semplice una persona che a prima vista sembrava altera e perfino orgogliosa.
La semplicità di Tebe è la semplicità evangelica,  «Sia il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal maligno» (Mt 5, 37)…. il rifiuto della menzogna… non amava i discorsi banali e le soluzioni superficiali… non amava l’ignoranza, intesa come rifiuto del chiarimento dei problemi… A chi, come tanti di noi,  ricorreva a lei sulle questioni più disparate, spesso semplicemente rispondeva  “adesso mi documento e ti richiamo”. Ed erano risposte illuminanti, espresse con un linguaggio chiaro e diretto,  di una semplicità sorprendente.

Le persone semplici come Tebe hanno la bontà ed il profumo del pane..il pane è semplice, non si esibisce, sta in silenzio sulla tavola, si spezza e si condivide….. la tavola è l’unica esposizione che il pane sopporta… come Gesù!

E Tebe  non amava mettersi in evidenza… potrà sembrare contradditorio per una persona che è stata presente in tutte le maggiori espressioni del volontariato forlivese, dal Comitato per la Lotta contro la Fame nel Mondo, alla Fondazione della Cassa dei Risparmi, all’Avis, alla Misericordia, all’Assiprov, al Giardino dei ciliegi…… ma in ognuna di queste non è andata  ad occupare una sedia, quanto a dare un contributo spesso costitutivo…. prova ne è il fatto che anche quando ha lasciato questi incarichi è stata continuamente cercata per aiuti e pareri.

In tutte queste attività c’è l’amore per il quotidiano… nel quotidiano si ritrova l’odore delle cose di ogni giorno, le cose semplici, le cose piccole, l’odore della vita. Purtroppo noi siamo ammalati di  protagonismo, di evidenza, di eccezionale… e quando non facciamo cose evidenti, ma solo cose normali, ci pare di non avere fatto nulla o addirittura perso tempo.
Nel quotidiano Tebe leggeva i segni dei tempi… per questo era sempre un passo avanti… e quando a noi vecchi del Comitato diceva: “non è più il nostro Comitato” , lo diceva senza amarezza, con la consapevolezza che tempi profondamente mutati richiedono persone nuove per risposte nuove.

Quanto abbiamo discusso!…..e quanto abbiamo imparato…. a me è riuscita a fare imparare persino il bilancio pubblico!

“Mi fidavo più di lei che di me stesso” ripeteva  Vanni Sansovini e possiamo sottoscriverlo in tanti.
“ Una testa come la tua non la troverò più” diceva la Dea, collega e amica di 50 anni di  vita in INPS e in Comitato.

“Bisognerebbe pagarla a peso d’oro” disse seriamente qualcuno una volta..ma qualcun altro aggiunse “ma spenderemmo poco perché non pesa niente!”

In queste  frasi  e  battute scherzose c’è l’espressione di tutto l’affetto per una persona, seria, competente e disponibile… che ci rimarrà nel cuore come maestra di vita!

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