Piccolo alloggio per 20 bambini delle minoranze etniche. Luang Prabang – Nord Laos

Fratel Gianni Dalla Rizza
20 Gennaio -Progetto approvato con invio di 6500 Euro e
dalla Parrocchia di Grisignano per 1000 Euro annuali

1 – Titolo del progetto
Piccolo alloggio per 20 bambini delle minoranze etniche. Luang Prabang – Nord Laos

2 – Responsabile del progetto e breve curriculum
Fr. Gianni Dalla Rizza, Religioso Camilliano, è di sede a Chiangrai – Thailandia.
Dopo diversi impegni in Italia: infermiere-caposala, Direttore scuola infermieri, lavoro con disabili psichici (a Predappio) sono venuto in missionae per il settore lebbra.
Ho lavorato nei lebbrosari per circa 9 anni e poi mi sono dedicato al settore scuola, soprattutto a favore dei figli dei lebbrosi e ai bambini delle minoranze etniche e bambini disabili.3- Breve storia e perché del progetto
Il mio coinvolgimento nel Laos è iniziato nel 1992 quando la Chiesa, tramite la Nunziatura di Bangkok, ha voluto cercare di riprendere I contatti con questo piccolo stato.
Il Nunzio Apostolico voleva offrire dei progetti umanitari per poter aiutare la Chiesa locale a una maggior indipendenza, liberare I sacerdoti che ancora erano in carcere dopo la rivoluzione degli anni 70. Il motivo per cui hanno scelto me è dovuto proprio al fatto di essere esperto della lebbra e abbiamo offerto (erano progetti dell’otto per mille, all’inizio, una scuola per ogni lebbrosario e poi tanti altri progetti sempre di carattere socio-sanitario ed educativo.

Il lavoro, però, mirava anche ad aiutare la piccolo Chiesa e infatti fu ristabilita la diocesi di Luang Prabang (prima della rivoluzione, questa città era la sede del re) anche se poteva contare su un solo sacerdote in prigione. Nell’offrire dei progetti in questa zona mettemmo come condizione di voler sapere il perché il sacerdote era in prigione e se non c’erano motivi validi doveva essere rilasciato.
Ora è’ Amministratore Apostolico e si chiama Mons Tito Banciong.
Nella zona abbiamo fatto diverse scuole, una delle quali per migliorare il livello dei maestri.
Poi apparecchi sanitari, borse di studio. Ad ogni incontro con le autorita’ eravamo accompagnati da Mons Tito, in modo da farlo conoscere e fargli avere la residenza.

In seguito abbiamo potuto realizzare due progetti con la presenza di suore. Soprattutto uno è molto significativo ed è quello a favore dei bambini sordomuti del Nord del Laos, anche se la realizzazione è sola a metà strada.
La nostra preoccupazione che il governo potesse incamerare il progetto una volta avviato, non solo era infondata ma è avvenuto il contrario, il governo ha chiesto che le suore prendessero in mano un loro progetto simile, che non riesce decollare.
La Nunziatura ha messo come condizione il permesso di costruire una Chiesa in Luang Prabang, e questo sta rallentando il tutto.

4- Progetto in questione
Il motivo ufficiale della venuta delle suore è stato quello dell’ assistenza ai minori sordomuti; ma allo stesso tempo si sono subito impegnate per progetti propri di carettere educativo e formatvo e non tralasciano l’aspetto religioso. Per I progetti significativi ci rivolgiamo soprattutto alla CEI, poiché il Laos è considerato un paese prioritario.
E sempre per rafforzare la presenza delle suore, sta per essere ultimato un centro di scuola lavoro per ragazze.

Ci sono poi, come questo che vogliamo presentarvi, dei progettini che richiedeono l’aiuto e la sensibilità di parrocchie o piccole organizzazioni.
Nel mio ultimo viaggio in Laos ero partito con l’idea di tre piccoli progetti: borse di studio per I bambini che alloggiano nella casa di Mons. Tito, provvedere degli strumenti per la scuola lavoro delle donne (richiesta fatta dalla moglie del governatore) e provvedere degli strumenti indispensabili l’ambulatorio che abbiamo costruito per ricordare un sacerdote ucciso durante la rivoluzione (apparecchio della pressione, materiale per piccole operazioni, una piccola sterilizzatrice, ecc).
Sono tutti progetti di circa 2.000 Euro comprese le attrezzature mediche poiché il superiore del nostro Ospedale (Camillian Hospital) è venuto a vedere e vuole offrire il tutto a prezzo di acquisto e dare gatuitamente le medicine.

Per discutere e prendere nota di tutto sono stato nella casa dove vivono le suore e dove, l’ultima volta, c’era una sola bambina che si chiama “Misericordia” e, questa volta, ho trovato invece un gruppo di studenti alloggiate proprio ai limite del possibile.
Qui tutto é comprensibile e tutto è accettato poiché per I genitori dei bambini che vivono sulle montagne, è sufficente che I loro figli possano studiare e ogni alloggio va bene, soprattutto se gratuito.
Alcune foto dei villaggi da cui provengono gli studemti.
Durante il periodo delle piogge le strade sono estremamente fangose

Vedendo dove dormono, dove e cosa mangiano abbiamo prima preso in considerazione di migliorare l’ambiente. Considerando però che il tutto restava una soluzione provvisoria abbiamo visto che ci sarebbe lo spazio per una soluzione radicale: utilizzando l’attuale sala da pranzo delle suore, piuttosto grande, per un gruppo di studenti e, adiacente, costruire una stanza 4 per 8 per l’altro gruppo. Il tutto va attrezzato con lettini, materassi e quanto necessario.

5 – Costo del progetto
Tenendo conto che molto del materile deve essere importato dalla Thailandia il prezzo al metro quadrato è di 8.000 baht per un totale pari a 6.400 Euro.
Acquisto di 30 lettini, materassi, coperte, ecc si pensa che servano 50 euro per un set.

6 – Quanto si chiede al comitato.
Per questo progetto si chiede al Comitato per la fame di Forlì la somma di 8.000 Euro in due anni.

7 – Utilità del progetto.
Poter alloggiare in modo decoroso e con una certa riservatezza nell’età della gioventù è una necessità’ per tutti e nel nostro caso serve anche a dare uno spazio più tranquillo dove poter studiare e riflettere.

8 – Continuità del progetto
La presenza delle suore è una certezza che il progetto non solo continuerà, ma si rafforzerà sempre più. E’ ormai un dato di fatto che la Nunziatura di Bangkok deve prendersi a carico questi piccoli progetti data la povertà delle suore (devono coltivare loro stesse il riso e altro per le loro comunità) e lo può fare solo con la sensibilità di tante persone.

Ringrazio per l’attenzione che vorrete dare a questa nostra richiesta e auguro ogni bene per le vostre attività

. Con riconoscenza
Fr. Gianni Dalla Rizza (collaboratore con la Nunziatura per I progetti in Laos)

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