Camminiamo insieme: leggi il nuovo numero del giornalino del Comitato

IL  COMITATO  NELLE  ZONE  COLPITE  DAI  TERREMOTI

Come noto, il Comitato, dopo  il primo terremoto del 24 Agosto, ha stanziato  a favore delle popolazioni colpite, la somma di euro 200.000 (duecentomila), aprendo anche una pubblica sottoscrizione  che  ad oggi ha  raccolto ulteriori euro 32.000 (trentaduemila ).

Nell’intento di verificare direttamente le effettive necessità ed avere  la conferma che le opere di ricostruzione segnalate dai Sindaci  fossero meritevoli di  intervento , in questi mesi alcuni nostri volontari  hanno effettuato tre viaggi nelle zone interessate  visitando fra l’altro i Comuni di Montegallo, Arquata,  Amandola, Castelsantangelo, Caldarola e Norcia .

Non è facile scegliere quando  tanti sono i bisogni e tutti  apprezzabili;  il Comitato ha ritenuto di rivolgere la propria attenzione a progetti che contribuiscano alla ripresa  morale ed  anche economica delle popolazioni  segnate dalle continue scosse di assestamento  e  incerte sulla reale possibilità di riprendere le attività.

In particolare sono in corso verifiche tecniche  per la ricostruzione in Castelluccio di un capannone agricolo per la lavorazione delle lenticchie e  il posizionamento in Caldarola di una struttura, possibilmente semipermanente, da adibire al momento a mensa per gli abitanti rimasti, le maestranze,  i volontari e  i tecnici addetti alla ricostruzione ed in un secondo tempo capace di  ospitare  attività scolastiche, spettacoli  teatrali, manifestazioni  culturali, sagre paesane e quanto possa servire alla ripresa  del paese.

La sottoscrizione è aperta: anche tu puoi partecipare con un versamento nella sede del Comitato, sul c/c postale n.17877473, ovvero con bonifico anche on-line sul c/c 5435 presso l’agenzia della  Cassa dei Risparmi di Forlì via Edison IBAN :  IT 39 A060 1013 2090 7400 0005 435.                                                                    .                                                                                                          Sergio

 

 

INSIEME SI….VIVE

Ci avviciniamo a grandi passi…. al Natale, direte voi, e di questo sono coscienti tutti.

Ma nella nostra piccola cerchia di soci del Comitato dobbiamo anche prendere coscienza del fatto che il Consiglio Direttivo è prossimo a scadenza e dovrà essere ampiamente rinnovato, non solo nella presidenza, per un rinnovamento che ne garantisca la continuità. Vorrei qui fare un richiamo al fatto che essere soci del Comitato non si esaurisce nell’attività nel mercatino, ordinario o straordinario che sia.

Qualcuno dentro di sé brontolando dirà: “Ma cosa vuole costui da noi? Il sangue? Dopo tutta la fatica che facciamo, dobbiamo anche metterci a pensare?”

Si, è proprio così, dopo la fatica il pensiero, o meglio l’attenzione alle piccole e grandi cose di cui il Comitato vive. innanzitutto la relazione con gli altri soci, non solo del proprio reparto, ma anche degli altri reparti, con la coscienza che il Comitato è un organismo unitario e solidale che gioisce se tutti gioiscono e soffre se anche solo uno soffre. Ma cosa significa in pratica? Stimolare chi finora si è tenuto in disparte o si è estraniato a mettersi in gioco maggiormente?

Un esempio positivo è venuto dal progetto per le popolazioni vittime del terremoto: lo stimolo è venuto dai soci, ha preso corpo in direttivo e si sta realizzando, con rigore e attenzione.

E che altro? Ditelo voi.

Per creare maggior coesione al Comitato abbiamo dato corpo (nella persona di Vanni Sansovini) alla figura del direttore, prevista dal nostro statuto, perché costituisca un ulteriore punto di unione e di riferimento,di stimolo all’assunzione di responsabilità e contemporaneamente di razionalizzazione della creatività “fai da te”.

Questa scelta va accolta col massimo di apertura e spirito di collaborazione, sapendo che ogni novità ha successo solo se è accompagnata  dalla massima collaborazione.

Questa scelta permetterà al futuro presidente di dedicarsi maggiormente

alla creatine di relazioni collaborative, alla cura dei progetti, alla semina tra i giovani dello spirito del Comitato nel solco della testimonianza di Pina, Annalena e di tutti quelli che con la giusta umiltà hanno reso ”bello” il Comitato.

Tradotto in parole semplici vuol dire guardiamoci dentro e chiediamoci : “Cosa posso fare io di più o di diverso per la missione del  Comitato?”

E in base alla risposta mettiamoci a disposizione, ricordando che siamo tutti  “servi inutili”.  (Ved. in altra pagina articolo omonimo). Sono disponibile a parlarne a lungo in qualsiasi momento con chiunque di voi, al Comitato o per telefono (366 4799899)

Grazie  per  la  collaborazione che avete  dato  e  a  quanto  potrete fare   in futuro!

Roberto

NOTIZIE VARIE

Sarà rinnovato il contratto denominato “Farmaco amico” che permette la raccolta, nei classici contenitori verdi delle farmacie, dei medicinali, non scaduti, per il loro invio nel terzo mondo e per le necessità assistenziali locali. Parteciperanno anche le farmacie di Forlimpopoli.

Per indifferibili necessità operative si è sostituito un muletto in uso a pianterreno e si è acquistato  un nuovo impianto telefonico  che garantisca  la possibilità di contatti da parte e fra tutti i volontari in servizio.

MILOUDI è tornato a casa: ora vive coi genitori ed il fratello in Marocco e lavora, purtroppo in modo saltuario, come muratore. Il Comitato è pronto ad aiutarlo e aspetta da lui una proposta concreta.

PER LE FESTE NATALIZIE IL COMITATO RESTA CHIUSO:

DAL 23 DICEMBRE ALL’8 GENNAIO compresi

 

UNA  LETTERA  DA  UNA  MISSIONE

Nel porgervi i nostri più vivi e fraterni auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo vogliamo condividere con voi un po’ della vita di Kolowarè  (Togo), della sua gente ricca di coraggio, di speranza, capace di gioie semplici, di solidarietà, valori che sono tutti semi di Vangelo.

Il nostro dispensario è da tempo punto di riferimento per tutta la zona anche grazie alla presenza di un medico; la maggior parte dei nostri ammalati sono sieropositivi e 31 sono bambini.  Il nostro centro si fa carico di seguirli per tutta la vita.  Grazie al sostegno dei benefattori possiamo assicurare loro cure ed aiuti alimentari.

Durante le vacanze estive, pasquali e natalizie questi bambini restano da noi affinché possiamo seguirli e somministrare loro le terapie necessarie.  Questo progetto ci costa parecchio in risorse umane e economiche ma la gioia di questi bimbi, il loro sorriso disarmante e una salute che migliora, almeno durante il soggiorno, ci ripaga di tanti sacrifici.

 Anche i nostri vecchietti lebbrosi hanno trovato quest’anno una migliore situazione.  Gli handicap che la malattia comporta li rendono molto fragili e incapaci di badare a se stessi.

   Durante la stagione delle piogge la malaria colpisce soprattutto i bambini di età inferiore a cinque anni, tantissimi muoiono.  Per far fonte a questo problema e incoraggiare i giovani a donare il sangue offriamo loro il necessario per la scuola:  sangue in cambio di quaderni, penne, righelli e altro.  Sono ormai 100 i donatori stabili, ma il bisogno di salvare vite è ancora grande.

 Auguri!!!   E grazie di  cuore !

La Comunità di “Nostra Signora degli Apostoli” di Kolowarè

INCONTRO CON I RAGAZZI DEL LICEO CLASSICO

“…Di ai ragazzi che la vita è bella e la vita vale la pena che sia vissuta fino in fondo…e che non abbiano paura di viverla questa vita fino in fondo. Debbono pagare di persona, debbono farla finita con le troppe parole, con le dispersioni, le dissipazioni. Di loro che imparino a diventare onesti dentro, di fondo, rigorosamente onesti con se stessi e poi che paghino, non abbiano paura…e si diano fino in fondo. Perché così la vita è bella, solo così”. Annalena al giornalista Mino Damato 1971

Seicento sono gli studenti che nelle scorse due settimane alcuni componenti del Comitato e della Comunità di Villa Regia hanno incontrato, al Liceo Classico Morgagni, per raccontare la vita di Annalena Tonelli. Classe per classe, cuore per cuore.

Al centro proprio loro, i ragazzi e la narrazione della vita di Annalena come mezzo per arrivare a far emergere in ognuno di loro la passione per la vita e la necessità di essere autentici.

Letta semplicemente da fuori, l’esistenza di Annalena può risultare troppo esterna, troppo grande, come inarrivabile…ma proprio attraverso le sue parole abbiamo cercato di prendere questi giovani e portarli al centro della loro vita, partendo dalla classe, la comunità nella quale ogni giorno si ritrovano.

Abbiamo guardato assieme dentro i cuori, parlato della capacità di fare silenzio, della semplice “presenza di bontà” di cui scrive Annalena, dell’essere onesti con se stessi.

Ognuno di questi ragazzi ha potuto comprendere che per essere quel “giardiniere di uomini” narrato da Saint-Exupèry e applicato da Annalena, è necessario partire dalla conoscenza del proprio essere, dal calarsi nell’intimo e poi dal dono gratuito di tutti quelli che sono i talenti posseduti. Allora la stessa classe diventa una rete palpabile, un intreccio di possibili doni, in cui ognuno può diventare giardiniere dell’altro. Questo donarsi nella gratuità, l’uscire verso gli altri, diventa una ricchezza assoluta e porta una gioia che non è monetizzabile. . . Andrea

 

ULTIME DECISIONI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

Italia – Concesso contributo di €. 5.000 alla Compagnia teatrale di Marco Cortesi, che ha messo in scena  lo spettacolo “La scelta” durante il campo Shalom, per la realizzazione di un film documentario sulla tragedia del Ruanda.

Zambia – Contribuito con 25.000 euro al progetto per l’ampliamento del Chicuni Hospital, in collaborazione col Rotary Club di Parma.

Somaliland – Borama – Elargito contributo di €. 24.000 per la scuola per sordi fondata da Annalena.

Tanzania – Mwanza – Approvato un ulteriore versamento di  €. 15.000 per l’acquisto di un pulmino per il trasporto delle studentesse dallo studentato all’università.

Tanzania – Mwanza – Confermato l’impegno di 5.000 euro anche per il terzo anno,  per due borse di studio, una liceale ed una universitaria, a valere sul fondo di Annalena.

Albania – Progetto Speranza Scutari (la splendida opera fondata dalla scomparsa  Silvana Vignali, a favore di tanti giovani sfortunati) – deciso contributo di 20.863 euro per la ristrutturazione dell’ultimo piano della Casa Aquilone.

Madagascar – Ampasilava – Finanziato con 16.000 euro  l’acquisto dell’impianto fotovoltaico per l’ospedale di Andavadoaka.

Haiti – Deliberata la concessione di 7.500 euro per la fase di emergenza in seguito all’uragano Matthew, tramite l’associazione AVSI di Cesena.

Italia – Per “Cittànostra”  atttività di doposcuola e teatro alla Scuola Maroncelli, destinata prevalentemente ai  numerosi  figli di immigrati, che ha dato finora buoni risultati per l’apprendimento e per l’integrazione: destinati €. 6.000.

Italia – Povertà locali – Rifinanziato con 3.000 euro il fondo Caritas  indirizzato ad assistere persone in difficoltà

Eritrea – “Sorelle Povere” – L’unica fonte di sostentamento per aiutare e nutrire i ragazzi poveri erano alcune negozietti che ora il Governo ha chiuso.  Deliberato un aiuto per 10.000 euro.

Camerun –“Aiuto per bambini del  Camerun” di Khalil-S.Sofia –  Contributo di 15.000 euro per la costruzione di una casa di accoglienza per bambini orfani.

Cambogia – “Tessere insieme” di Laboratorio Mondo – Elargiti 3.000 euro per avviare la produzione  e la vendita in Italia di borse e accessori artigianali.

Saharawi – Per la spedizione di un container con materiali sanitari, edili e viveri per la Onlus “Rio de Oro” che opera  ed assiste quelle povere popolazioni:  deliberati euro 4.600.

 

 

ANDIAMO A VEDERE

Ogni anno, quando si sente nell’aria il Natale che viene, per un momento sono tentata di non prendere dalla soffitta lo scatolone del presepio, ma di limitarmi al segno essenziale del Bambino nella sua culla di paglia in mezzo ai Genitori.

Ci penso un po’ ma non lo faccio mai perché il segno nella storia della nostra salvezza è sì il bambino ma in compagnia dell’asino, del bue, delle pecore e, soprattutto, dei pastori.  Soprattutto i pastori mi sono specialmente cari perché mi riconosco in  loro e, a pensarci bene,  ci somigliamo un po’.

 Sono stati svegliati nel cuore della notte nel tepore di un dormiveglia in cui tutto perde magicamente i contorni del reale, sono riusciti ad alzarsi e a dirsi reciprocamente semplicemente “ANDIAMO”.

 Forse non hanno capito niente, forse non hanno neppure avuto il tempo di  fare domande e di trovare risposte, ma sono andati.   Andare, uscire dalla coltre spessa dell’indifferenza sempre più radicalizzata nel profondo e sempre più globalizzata nello spazio, ma andare comunque, andare a vedere magari, per scelta d’istinto, portando un dono perché, nella povertà di quella grotta, c’è un bambino.  Non una visione, non un sogno, non un’idea:  un  bambino.

Andiamo a vedere: continuiamo questo cammino cominciato duemila anni fa dove le domande sembrano perdersi nel vuoto e le risposte si confondono in un groviglio intricato.

Andiamo a vedere perché in un’ora della nostra vita, in un momento speciale o semplicemente normale abbiamo deciso di essere dalla parte del dono della mente, del cuore e delle mani e della gratuità come scelta, andiamo nonostante la fatica e nonostante l’ottusità di chi confonde la gratuità del nostro esserci con lo sconto di quello che i nostri mercatini  mettono a disposizione perché “tanto a voi le cose vengono regalate”.

Scriveva il poeta Rainer Maria Rilke, nelle lettere a un giovane amico poeta  di non aver fretta di cercare le risposte perché l’importante è vivere bene le domande:  domandiamoci, come i nostri pastori del presepio, cosa è questa parola che sveglia nel cuore della notte e fa andare a vedere senza ascoltare i soliti sapientoni illuminati che pretendono di spiegare tutto ma hanno perso la testa e il cuore quando non hanno più saputo vedere i più deboli o si sono dimenticati della loro sofferenza.

E’ questo il tempo che ci è dato per ritessere  la trama e l’ordito di un tessuto consunto e strappato:  andare è essere testimoni di speranza, non di illusioni o utopie.

Andiamo, semplicemente, senza paura perché la vita è vita quando si fa cammino.

Andiamo. Questo, per la duemilasedicesima volta, è il nostro Natale.                                                                                      .                                                                            Annamaria

 

Le cipolle di Juri e Manuele

   Chi ha frequentato il Comitato nei giorni scorsi ha accolto con gioia e spirito di solidarietà le sportine che Juri e Manuele hanno confezionato e distribuito  a 1 euro l’una (oltre 500 sportine).

    Grazie in particolare a Juri che è rimasto a lungo al freddo, fedele all’impegno per le sue cipolle!

« Dei servi inutili»      (Benedetto XVI, “Deus caritas est”)

Il giusto modo di servire rende l’operatore umile. Egli non assume una posizione di superiorità di fronte all’altro, per quanto misera possa essere sul momento la sua situazione.  Cristo ha preso l’ultimo posto nel mondo — la croce — e proprio con questa umiltà radicale ci ha redenti e costantemente ci aiuta.   Chi è in condizione di aiutare riconosce che proprio in questo modo viene aiutato anche lui; non è suo merito né titolo di vanto il fatto di poter aiutare. Questo compito è grazia.

Quanto più uno s’adopera per gli altri, tanto più capirà e farà sua la parola di Cristo: « Siamo servi inutili ». Egli riconosce infatti di agire non in base ad una superiorità o maggior efficienza personale, ma perché il Signore gliene fa dono. A volte l’eccesso del bisogno e i limiti del proprio operare potranno esporlo alla tentazione dello scoraggiamento. Ma proprio allora gli sarà d’aiuto il sapere che, in definitiva, egli non è che uno strumento nelle mani del Signore; si libererà così dalla presunzione di dover realizzare, in prima persona e da solo, il necessario miglioramento del mondo. In umiltà farà quello che gli è possibile fare e in umiltà affiderà il resto al Signore.

È Dio che governa il mondo, non noi. Noi gli prestiamo il nostro servizio solo per quello che possiamo e finché Egli ce ne dà la forza. Fare, però, quanto ci è possibile con la forza di cui disponiamo, questo è il compito che mantiene il buon servo di Gesù Cristo sempre in movimento: « L’amore del Cristo ci spinge » (2 Cor 5, 14).

 

NUOVI SOCI

Accogliamo in amicizia i nuovi soci:

Nicola  Giampiccolo  –  al gruppo Mato Grosso

Daniele  Dolcini  –  al reparto mobili

Flavio  Foietta  –  alla segreteria

 

SONO  VENUTI  A  TROVARCI  AL  COMITATO

Sorella Rosa:   che  in  Camerun  dà  assistenza  a 60 bambini sordi,  per ringraziarci dell’aiuto per la scuola.

Elisa e Goffredo Sacchetti e Michele Lanzoni:   per aggiornarci  sull’attività di “Volontaria” e proporre alcuni progetti di sviluppo agricolo in Madagascar  e  in Tanzania.

Il Dr. Arturo Alberti,  Presidente  di  “Romagna Solidale”:   per  valutare  possibili iniziative  comuni  per  i  terremotati.

Le “Sorelle Povere dall’ Eritrea:  che gestiscono case di accoglienza per bambini orfani, poveri, handicappati,   per  chiedere un aiuto a fronte delle gravi difficoltà locali.

Andrea Francia :  per  illustrare ai  soci del Comitato le sue attività assistenziali  in Guatemala.

Edna e il marito Abdullahi (medico):  che hanno visitato a Borama l’ospedale e la scuola per sordi, visti come frutti meravigliosi seminati da Annalena e coltivati dal Comitato.

Grande risultato per il mercatino .   Il mercatino è stato un successo: abbiamo raccolto 61.067,35 euro con significativo apporto da parte di tutti i reparti.   E’ stato anche un grande momento di festa comunitaria tra noi e con gli affezionati al mercatino.               Grazie a tutti!!

 

Infine alcune battutine spiritose:

  • “Come si chiamano gli abitanti di Stia (Arezzo)”  –   “Polli”
  • “Dopo l’era del ferro cosa c’è stato?”  –   “L’era della ruggine”
  • Qual è il colmo per un giornalista?  –   Portare in redazione un ‘servizio’   di piatti.
  • Un tale entra in un negozio di ottica e dice: “Vorrei un paio di occhiali” – “Con le lenti da sole?”   –   “No, no, voglio anche la montatura”.

 

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