“L’obbedienza non è più una virtù” in memoria di Don Milani – Lunedì 26 giugno –

Quanto risuonino ancora l’esistenza e gli scritti di questo presbitero, insegnante, scrittore ed educatore italiano è incredibile, Annalena stessa chiama i reparti dell’ospedale  “CARE 1” … “CARE 2”… “CARE 3”…. proprio facendo suo il motto di Don Milani e scrive così da  Wajir nel 1979 dopo aver riletto le parole di  Don Milani in mezzo a una tempesta di cavallette, “brucio e vorrei morire d’amore…” e poi ancora riferendosi proprio a lui e a Mazzolari

“…Qualche tempo fa avevo riletto Milani. Ci perdo la testa. Questa gente di tempra così forte, granitica, questi cuori così appassionati, queste intelligenze così chiare e luminose, questa capacità di ardere ardere ardere, questi testimoni di un’umanità portatrice di divino… questa è la mia gente; ”

 

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